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L’integrazione lavorativa dei disabili

Modello di orientamento professionale

Premessa

L'integrazione della persona disabile presenta, come è naturale,  luci ed ombre.

Per quanto riguarda il processo integrativo all'interno dell'istituzione scolastica, è possibile affermare che i risultati ottenuti sono in larga misura positivi, confermando l'efficacia di tale impostazione.

I benefici non sono limitati solo all'allievo disabile, ma anche ai suo compagni, che generalmente pervengono a soddisfacenti livelli di accettazione nei riguardi sia dell'disabilità che di ogni altra forma di diversità.

Meno positivi, invece, sono i risultati ottenuti per quanto attiene la formazione professionale della persona disabile e la sua integrazione nel contesto lavorativo.

Coloro che sono maggiormente penalizzati, trovando forti limiti all'integrazione, sono le persone con disabilità mentale (RM); mentre quelle caratterizzate da disabilità sensoriale e motorio hanno in genere maggiori opportunità di essere collocati all'interno della struttura lavorativa.

Come sostiene Meazzini (1997), le ragioni, che hanno reso quanto mai precario l'inserimento lavorativo della persone RM, sono piuttosto numerose.

La prima di queste ha a che vedere con la qualità della formazione professionale, che generalmente viene attuata dalla regione o da istituti da essa finanziati. Le lacune rilevate all'interno di questa dimensione sono piuttosto rilevanti : personale formato in modo carente e non sistematico, criticabili processi di orientemanto e di selezione degli allievi, contenuti programmatici spesso obsoleti ecc.

La seconda stà nell'assenza di un raccordo tra istituto di formazione e mondo del lavoro, col risultato che la persona RM spesso non viene assistita nel processo d'integrazione lavorativa. Quando ciò si verifica, aumentano di molte le probabilità di un pessimo adattamento della persona RM e di una sua futura espulsione.

La terza, infine, è connessa ad una legislazione non del tutto premiante per quanto riguarda il datore di lavoro, per il quale sono sì previste esenzioni fiscali, che però sono evidentemente insufficienti ad incentivare l'assunzione della persona RM.

Per uscire da quest'impasse vi sono numerose strade percorribili, ognuna delle quali non esclude affatto l'altra.
Il presente progetto vuole evidenziare un percorso di orientamento il quale, rifacendosi ad un approccio sistemico, consideri  la persona con RM,  la struttura lavorativa, il sistema formativo, la presenza di figure (tutors) che possono facilitare il processo di integrazione.

 

1. L’ORIENTAMENTO PROFESSIONALE DELLA PERSONA IN SITUAZIONE DI DISABILITÀ MENTALE
    (RM)

Come sottolineato da Ricci nella sua rassegna relativa alla letteratura internazionale sul tema dell’integrazione lavorativa dei disabili esiste un massimo accordo fra i diversi  Autori nel considerare due aree fondamentali come condizioni per il successo dell’integrazione, rappresentate dalle “determinanti”  “infraindividuali” ed “extraindividuali”.  
La prima area descrive le abilità necessarie all’integrazione che la persona disabile dovrebbe possedere al fine di poter conseguire un buon adattamento; la seconda area, invece, prende in considerazione  le richieste che i divesi ambienti  di lavoro formulano.

In questo studio vogliamo presentare un modello per l’orientamento professionale della persona RM, basato sulla valutazione parallela delle determinanti infraindindivuali ed extraindividuali.   Il modello mette in rapporto le abilità possedute dai soggetti RM e le richieste prestative connesse al tipo di lavoro da effettuare, sia esso “lavoro competitivo”, “lavoro supportato”, lavoro in “laboratori protetti”, ecc.  L’obiettivo, chiaramente, è quello di pervenire ad un modello predittivo dell’integrazione professionale, cioè alla possibilità di effettuare delle previsioni circa le prospettive di successo di determinate esperienze di integrazione lavorativa di persone RM.

Naturalmente, come abbiamo già sottolineato, una soddisfacente integrazione lavorativa dipende anche largamente da altre due deteminanti extraindividuali di cui ci occuperemo nei prossimi capitoli di questo studio: la predisposizione di adeguati percorsi di formazione professionale e la presenza di operatori della mediazione adeguatamente preparati (tutors).

1.1.  Le abilità per l’integrazione lavorativa

Veniamo ora ad analizzare le principali determinanti in grado di condizionare il successo dell’integrazione lavorativa della persona RM.  Il modello che proponiamo prevede un articolato sistema di valutazione  di tali determinanti, che abbiano cercato di condensare in 5 categorie di abilità:

- abilità cognitive;
- abilità integranti;
- abilità di autonomia;
- abilità sociali;
- abilità professionali.

Prima di descrivere il sistema di assessment, ci soffermiamo sinteticamente ad illustrare le abilità elencate.

 Abilità cognitive

Il possesso di un livello adeguato di competenze cognitive è condizione essenziale di qualunque progetto di integrazione lavorativa.  Con il termine di abilità cognitive intendiamo una serie di capacità che investono l’ambito discriminativo, attentivo, mnestico, comunicativo e che permettono al soggetto di comprendere la situazione nella quale si trova e prendere decisioni per affrontare situazioni problemiche.   Per riuscire a compiere attività nell’ambito professionale che non siano esclusivamente di carattere ripetitivo e meccanico, infatti, la persona RM deve essere in grado di concentrare l’attenzione sulla situazione, percepirla adeguatamente, mantenere le informazioni essenziali in memoria di lavoro, adottare una soluzione al problema che si presenta scegliendola fra alcune possibili, implementare il comportamento, verificare gli effetti dello stesso, memorizzare a lungo termine sia il percorso seguito che i risultati con esso ottenuti.
La misurazione del Quoziente Intellettivo (QI), a questo proposito, fornisce già una serie di informazioni importanti, le quali possono essere arricchite dalle  prove validate che proponiamo.

Oltre ai processi cognitivi elencati, grossa rilevanza per il successo di esperienze di integrazione lavorativa rivestono anche il possesso delle abilità scolastiche tradizionali di lettura, scrittura e aritmetica.   Bisogna rilevare, però, che l'apprendimento di tali abilità richiede un bagaglio di condizioni prerequisiziali di tipo cognitivo, motorio ed affettivo che quasi mai sono possedute dai soggetti RM. La decisione da assumere in questi casi è fra l'adozione di un curricolo strumentale o funzionale.
Il termine 'strumentale' fa riferimento a tutto quel sistema fine ed articolato di abilità che permette al soggetto di padroneggiare gli 'strumenti' lettura, scrittura e calcolo indipendentemente dalla complessità del materiale da
indagare. Si tratta, in altre parole, dei normali programmi che vengono insegnati a scuola.
Il termine 'funzionale', invece, fa riferimento ad abilità che richiedono un bagaglio limitato di prerequisiti e che
facilitano un armonico rapporto con l'ambiente. Nel caso della lettura funzionale si tratta di decifrare correttamente parole ad alto valore ecologico, la cui comprensione costituisce un ampliamento di autonomia del soggetto. Comprendere il significato di parole scritte come 'alt', 'avanti', 'pericolo', 'entrata','uscita', facilita sicuramente alla persona RM l'interazione con la realtà lavorativa e sociale.

Questo discorso relativo alla scelta del curricolo riguarda anche l’aspetto formativo dei soggetti in funzione dell’integrazione lavorativa.  E' chiaro che, a questo livello, bisogna riferirsi ai riscontri della diagnosi funzionale, cioè all'esame del possesso o meno delle necessarie condizioni prerequisiziali.  E' altrettanto evidente che qualsiasi scelta venga adottata non va intesa come irreversibile.  Se facciamo l’esempio della lettura è evidente come sia molto più elevato il potere adattivo di una lettura strumentale anche molto stentata rispetto ad una buona lettura funzionale.  Questo discorso, però, non è più valido negli ultimi anni della scuola  scuola media e soprattutto nei corsi di formazione professionale, dove una decisione precisa deve essere assunta. Non è possibile, infatti, vedere adolescenti e giovani con disabilità mentali consistenti passare la maggior parte del loro tempo a discriminare ed appaiare forme, a recitare a memoria l'alfabeto ed a leggerlo, trascurando di apprendere quelle abilità funzionali che faciliterebbero un buon adattamento nella realtà sociale (Wehman, Renzaglia e Bates, 1984).

 Abilità integranti

Con la dizione di abilità integranti si indicano una serie di abilità che consentono alla persona RM di acquisire una necessaria autonomia e di possedere i mezzi per usufruire dei servizi offerti dalla comunità e per attivare relazioni gratificanti con i più diversi elementi dell'ambiente di vita.

 Le abilità integranti da promuovere dipendono dalla realtà nella quale la persona si trova ad interagire. Comunque, a livello generale, si può individuare una categoria di abilità particolarmente importanti per l’integrazione lavorativa:

- uso del denaro per acquisti indipendenti;
- uso dell'orologio e gestione si sè in relazione al tempo;
- uso del telefono con correlate abilità anche minimali di conversazione e di gestione di particolari emergenze;
- spostamenti indipendenti nella comunità, intesi sia come abilità  pedonali che come uso dei mezzi pubblici;
- uso dei servizi della comunità (bar, negozi, ecc.).

Accanto a queste trovano posto abilità relative ai comportamenti sanitari (ad esempio nell'assunzione di farmaci), alla gestione adeguata delle pulsioni sessuali (ad esempio evitando la masturbazione in pubblico), all'utilizzo dei vari servizi della comunità (bar, negozi, ecc.).

Nella progettazione dell'integrazione  sociale e lavorativa della persona RM è assolutamente necessario dedicare grande attenzione all'acquisizione di queste abilità integranti. Infatti, in molti casi, il motivo principale della perdita del posto di lavoro sta nella mancanza di abilità integranti, piuttosto che in un deficit di abilità professionali.  Lavorare  nella società è molto di più che svolgere una serie di compiti.

Abilità di autonomia

E’ addirittura superfluo sottolineare il rilievo che riveste, in ogni progetto di integrazione lavorativa di soggetti RM, il fatto che gli stessi posseggano un buon livello di autonomia, intesa sia come capacità di cura della propria persona che dell’ambiente di lavoro.   Qualsiasi struttura lavorativa pone questo aspetto come prerequisiziale per l’implementazione di progetti di integrazione di soggetti RM (si veda a questo proposito la già citata rassegna bibliografica di Ricci).
Fra le abilità di autonomia maggiormente rilevante ai nostri fini, segnaliamo le seguenti che saranno oggetto di verifica attraverso specifiche schede:

-abilità relative al pasto;
- cura della persona;
- capacità di vestirsi e svestirsi autonomamente.

Abilità sociali

Con il termini di abilità sociali si "un repertorio di comportamenti verbali e non verbali, acquisiti attraverso l'apprendimento, per mezzo dei quali un individuo ricerca risposte di altri individui in contesti interpersonali" (Kazdin e Coll., 1983, p. 108).  Questo repertorio agisce come un meccanismo che permette al soggetto di influenzare il proprio ambiente ottenendo risultati desiderabili, oppure rimuovendo o evitando risultati indesiderabili. Il livello di capacità di ottenere tali risultati, senza infliggere sofferenza o calpestare gli altri, descrive il limite al quale egli può essere considerato socialmente abile o assertivo.  Un buon livello di assertività è sicuramente necessario per entrare adeguatamente in relazione nell’ambiente lavorativo.

Volendo andare più in profondità nella definizione, dobbiamo chiederci quali sono le abilità che concorrono a delineare una persona come assertiva.  E' questo un passaggio di fondamentale importanza, che abbiamo approfondito anche nell’intenzione di costruire  uno specifico curricolo educativo (Meazzini, Cottini, et Al.).   A questo proposito,  abbiamo elaborato una sorta di identikit della  persona socialmente abile o assertiva, descrivendola come capace di:

- comportarsi adeguatamente nell'ambiente;
- gestire le relazioni interpersonali;
- considerare positivamente se stesso;
- atteggiarsi adeguatamente davanti agli altri.

Nel prosieguo presenteremo un semplice strumento denominato “Social inventory”, in grado di consentire una valutazione del livello di assertività della persona RM.

Abilità professionali

In un sistema produttivo come il nostro caratterizzato da elevata competitività e da richieste prestative di alto livello, l'integrazione lavorativa è strettamente dipendente dal possesso di abilità professionali.  Anche il disabile mentale, quindi, deve apprendere abilità professionali per poter assumere un ruolo lavorativo.
Chiaramente le competenze professionali richieste sono molto differenti in relazione al tipo di attività.  Per questo motivo abbiamo preferito, nel nostro modello, non adottare una metodologia  di analisi di alcuni compiti lavorativi (task analysis), la quale sarebbe risultata limitativa, non potendo prendere in considerazione tutte le crescenti possibilità di integrazione lavorativa che sono ormai praticabili per le persone RM e che vanno ben oltre le tradizionali opportunità indagate da vari Autori (Wehman, Renzaglia e Bates, 1984; Montobbio, 1989; Salfi e Lenoci, 1988).  Il nostro approccio valutativo su questa categoria di abilità è quindi lasciato aperto, nel senso che  sarà compito dell’operatore effettuare la task-analysis della mansione  professionale allo svolgimento  della quale si prevede di orientare la persona RM.  In questo modo viene lasciato spazio anche per l’orientamento verso professioni meno tradizionali (ad esempio, solo per citare alcune esperienze di integrazione lavorativa che abbiamo curato di recente, la gestione di esercizi commerciali, la lavorazione della cartapesta per carri allegorici, la coltivazione di piante officinali, ecc.).

 

1.2.      Come valutare il possesso delle abilità per l’integrazione lavorativa nel soggetto RM

Per ogni categoria di abilità sopra descritte viene ora presentato il sistema di valutazione basato su una check list con 10 items e da una serie di prove validate per attribuire il punteggio su una scala da 0 a 10  agli items della check list.  Di seguito presentiamo le check list riferite alle cinque categorie di abilità, mentre le prove di valutazione sono riportate in allegato.
I punteggi ottenuti sui diversi items vanno sommati (punteggio massimo =100) e riportati nel prospetto riassuntivo con le modalità che descriveremo in seguito.

Chiaramente il sistema di assessment che proponiamo deve andare a sommarsi ad un serie di valutazioni generali, le quali si concentrino sia su una precisa definizione della disabilità (seguendo le indicazioni del DSM4), che sull’accertamento degli aspetti clinici connessi e di alcuni indici psicologici di estrema importanza (QI, tempi di reazione). 


Abilità cognitive

Per quanto riguarda le modalità di attribuzione dei punteggi sui singoli  item, si faccia riferimento alle prove allegate.

 ABILITA'  COGNITIVE

ITEMS

VALUTAZIONE (0-10)

1.  Mantiene l’attenzione in maniera prolungata sui compiti.

________

2. E’ in grado di rispondere a domande su di sè e sugli aspetti spazio-
    temporali legati alla sua esistenza

________

3. Comprende ed esegue ordini verbali

________

4. E’ in grado di denominare oggetti o altri elementi

________

5. Ricorda serie di elementi per un tempo limitato

________

6. E’ in grado di rievocare degli elementi dopo un certo periodo di tempo

________

7. Ha abilità di lettura  strumentale.

________

8. Ha abilità di scrittura strumentale

________

9. E’ in grado di eseguire semplici calcoli

________

10. Comprende dei brani letti dall’operatore

________

PUNTEGGIO TOTALE

________



Abilità integranti

Per quanto riguarda le modalità di attribuzione dei punteggi sui singoli  item, si faccia riferimento alle prove allegate.

ABILITA'  INTEGRANTI

ITEMS

VALUTAZIONE (0-10)

1. Riconosce situazioni potenzialmente pericolose.

________

2. Adotta comportamenti di cura della propria salute.

________

3. Conosce monete e banconote.

________

4. Sa usare il denaro per acquisti indipendenti.

________

5. Sa usare il telefono.

________

6. Sa leggere l’orologio.

________

7. Sa gestire le proprie attività in relazione al tempo.

________

8. Ha abilità pedonali per spostarsi autonomamente.

________

9.  Sa spostarsi autonomamente servendosi dei mezzi pubblici.

________

10. Sa utilizzare i servizi della comunità.

________

PUNTEGGIO TOTALE

________

 

Abilità di autonomia

Per quanto riguarda le modalità di attribuzione dei punteggi sui singoli  item, si faccia riferimento alle prove allegate.

 ABILITA'  DI AUTONOMIA

ITEMS

VALUTAZIONE (0-10)

1.  Sa usare adeguatamente le posate durante il pasto.

________

2. Beve autonomamente.

________

3. Mantiene un atteggiamento corretto a tavola durante il pasto.

________

4. Sa lavarsi le mani ed il viso.

________

5. Sa farsi la doccia ed il bagno.

________

6.  Sa lavarsi i denti.

________

7. Ha capacità di controllo sfinterico.

________

8. Sa effettuare le operazioni legate all’igiene intima.

________

9.  Sa vestirsi autonomamente.

________

10.  Sa svestirsi autonomamente.

________

PUNTEGGIO TOTALE

________

 

Abilità Sociali

Per quanto riguarda le modalità di attribuzione dei punteggi sui singoli  item, si faccia riferimento alle prove allegate.

ABILITA'  SOCIALI

ITEMS

VALUTAZIONE (0-10)

1.  Si comporta adeguatamente nell’ambiente nel quale vive e lavora.

________

2. Sa rapportarsi con i colleghi e con le persone in posizione di autorità.

________

3 Sa gestire i conflitti senza aggressività.

________

4. Saluta ed usa formule di cortesia.

________

5. Sa relazionarsi e discutere in gruppo.

________

6.  Ha un comportamento responsabile

________

7. Sa prendere le proprie responsabilità per azioni scorrette commesse.

________

8. Sa chiedere ed accettare l’aiuto degli altri.

________

9.  E’ indipendente nel lavoro.

________

10.  Sa lavorare produttivamente in gruppo.

________

PUNTEGGIO TOTALE

________

 

Abilità professionali

L’operatore che segue il processo di orientamento professionale è invitato ad effettuare la task-analysis della mansione professionale che si intende far svolgere alla persona RM.  In altre parole, deve indicare e scrivere le fasi essenziali del compito effettuandolo egli stesso e su queste valutare il soggetto.  E’ importante che la descrizione si incentri su comportamenti osservabili che devono essere svolti e non su processi che non possono essere verificati attraverso l’osservazione.

Per una illustrazione maggiormente dettagliata delle modalità di effettuazione  della task analysis si rimanda alla letteratura specifica (Meazzini, 1978, 1985; Foxx, 1982; Nisi e Rollandi, 1984; Caracciolo e Rovetto, 1988; Cottini, 1993).

 ABILITA'  PROFESSIONALI

ITEMS

VALUTAZIONE (0-10)

1.  E’ in grado di............................................................................................

________

2.  E’ in grado di............................................................................................

________

3.  E’ in grado di............................................................................................

________

4.  E’ in grado di............................................................................................

________

5.  E’ in grado di............................................................................................

________

6.  E’ in grado di............................................................................................

________

7.  E’ in grado di............................................................................................

________

8.  E’ in grado di............................................................................................

________

9.  E’ in grado di............................................................................................

________

10.  E’ in grado di.........................................................................................

________

PUNTEGGIO TOTALE

________

 

1.3.  Come verificare le richieste formulate dall’ambiente di lavoro

Come abbiamo già sottolineato, il nostro modello di orientamento prevede, oltre all’analisi del possesso di abilità per l’integrazione da parte della persona RM, anche una verifica delle richieste che la struttura nella quale deve avvenire l’integrazione pone sulle stesse abilità.
Per condurre concretamente questa analisi abbiamo elaborato un questionario per l’azienda, che dovrebbe essere compilato da un responsabile dell’azienda stessa, il quale conosca in maniera approfondita l’organizzazione del lavoro.

Il questionario si incentra sulle stesse 5 categorie di abilità precedentemente prese in considerazione.  Per ognuna di esse sono previste 10 domande, ad eccezione delle abilità di autonomia e sociali che hanno solo 5 domande.
L’intervistato deve dichiarare se il possesso delle abilità prese in esame dalle domande del questionario, in relazione al tipo di mansione lavorativa che la persona RM dovrà  svolgere,  è richiesto “sempre o quasi sempre”, “spesso”, “raramente”, “mai o quasi mai”. 

L’attribuzione del punteggio avviene con la seguente procedura:

- quando viene indicato che l’abilità descritta nella domanda del questionario è richiesta “sempre o quasi sempre (SEM)”, si conteggiano 10 punti;
- quando viene indicato che l’abilità descritta nella domanda del questionario è richiesta “spesso” (SPE), si conteggiano 7 punti;
- quando viene indicato che l’abilità descritta nella domanda del questionario è richiesta “raramente (RAR)”, si conteggiano 3 punti;
- quando viene indicato che l’abilità descritta nella domanda del questionario non è richiesta “mai o quasi mai” (MAI), si conteggiano 0 punti.

Per le abilità di autonomia e sociali, i punteggi vanno raddoppiati.

Una volta completato l’intero questionario, si sommano i punteggi relativi alle 5 categorie di abilità.  Questi indicano quanto tali abilità sono importanti per il tipo specifico di lavoro sul quale si intende orientare la persona RM.   Il punteggio massimo ottenibile per ogni abilità è, anche in questo caso, di 100 punti.
Tale punteggio sarà poi messo in relazione con quello rilevato attraverso le prove descritte nel capitolo precedente.

 QUESTIONARIO PER L’AZIENDA

A.  ABILITA' COGNITIVE

1.  Il lavoro richiede un mantenimento prolungato dell’attenzione  sui compiti?

2. Ci sono attività da svolgere che richiedono la conoscenza di aspetti spazio-temporali (ad esempio: città, regione, nazione nella quale ci si trova; giorno della settimana, mese dell’anno, ecc.)?

3. Vengono impartite consegne  verbali per l’effettuazione delle diverse mansioni?

4. E’ necessario conoscere il nome di attrezzi, apparecchi e materiali?

5. Deve ricordare serie di consegne per il tempo necessario ad effettuarle?

6. Deve ricordare varie fasi lavorative?

7. E’ necessario leggere istruzioni o altro?

8. Deve scrivere le attività eseguite o prendere nota di qualcosa?

9. Deve eseguire semplici calcoli?

10. Deve modificare il modo di eseguire il proprio lavoro in relazione ad alcune variabili che possono verificarsi?

SEM   SPE  RAR  MAI

 

SEM   SPE  RAR  MAI

SEM   SPE  RAR  MAI

 

SEM   SPE  RAR  MAI

SEM   SPE  RAR  MAI

SEM   SPE  RAR  MAI

SEM   SPE  RAR  MAI

SEM   SPE  RAR  MAI

SEM   SPE  RAR  MAI

SEM   SPE  RAR  MAI

PUNTEGGIO TOTALE

______________

 

QUESTIONARIO PER L’AZIENDA

B.  ABILITA' INTEGRANTI

1.  Ci sono nel lavoro situazioni  pericolose?

2. Il lavoro espone al rischio di procurarsi lievi infortuni (abrasioni, ecc:)?

3. Il lavoratore viene pagato direttamente in contanti o comunque può ricevere denaro per svolgere qualche comimissione?

4. Nelle pause del lavoro ci sono dei momenti in cui possono essere fatti piccoli acquisti (ad esempio al bar, alla mensa, ecc.)?.

5. Deve ricevere delle telefonate?

6. Deve effettuare delle telefonate?

7. Ci sono operazioni da effettuare connesse al tempo (ad una certa ora va fatta una cosa, ecc.)?

8. Sono previsti spostamenti pedonali per arrivare al lavoro o durante il lavoro?

9. Sono previsti spostamenti con i mezzi pubblici per arrivare al lavoro o durante il lavoro?

10. Deve utilizzare per lavoro alcuni servizi della comunità (ad esempio: andare alla posta, in un certo negozio, ecc.)?

SEM   SPE  RAR  MAI

SEM   SPE  RAR  MAI

SEM   SPE  RAR  MAI

SEM   SPE  RAR  MAI

 

SEM   SPE  RAR  MAI

SEM   SPE  RAR  MAI

SEM   SPE  RAR  MAI

 

SEM   SPE  RAR  MAI

 

SEM   SPE  RAR  MAI

 

SEM   SPE  RAR  MAI

PUNTEGGIO TOTALE

______________

 

QUESTIONARIO PER L’AZIENDA

C.  ABILITA' DI AUTONOMIA (il punteggio va raddoppiato)

1. Lo spuntino nella pausa viene consumato al bar?

2.  Il pasto viene consumato sul posto di lavoro?

3. Il lavoro porta il soggetto a sporcarsi e richiede di lavarsi?

4. C’è un contatto con il pubblico che richiede una particolare cura della persona?

5. E’ necessario cambiarsi l’abito (ad esempio indossare la tuta) per svolgere il lavoro?.

SEM   SPE  RAR  MAI

SEM   SPE  RAR  MAI

SEM   SPE  RAR  MAI

SEM   SPE  RAR  MAI

 

SEM   SPE  RAR  MAI

PUNTEGGIO TOTALE

______________

 

 QUESTIONARIO PER L’AZIENDA

D.  ABILITA'  SOCIALI (il punteggio va raddoppiato)

1.  Nel lavoro è guidato direttamente da colleghi e superiori?

2.  Il lavoro si svolge in gruppo?

3  Ci sono delle attività in cui deve chiedere ed accettare aiuto?

4. Deve portare a termine il lavoro in maniera indipendente?

5. Ci sono contatti con il pubblico o comunque con persone esterne?

SEM   SPE  RAR  MAI

SEM   SPE  RAR  MAI

SEM   SPE  RAR  MAI

SEM   SPE  RAR  MAI

SEM   SPE  RAR  MAI

PUNTEGGIO TOTALE

______________

 

QUESTIONARIO PER L’AZIENDA

E.  ABILITA' PROFESSIONALI
(questa partedel questionario va impostata sulla base della task analysis di cui si è parlato inprecedenza)

1. Deve............................................................................................?

2. Deve............................................................................................?

3. Deve............................................................................................?

4. Deve............................................................................................?

5. Deve............................................................................................?

6. Deve............................................................................................?

7. Deve............................................................................................?

8. Deve............................................................................................?

8. Deve............................................................................................?

10. Deve..........................................................................................?

SEM   SPE  RAR  MAI

SEM   SPE  RAR  MAI

SEM   SPE  RAR  MAI

SEM   SPE  RAR  MAI

SEM   SPE  RAR  MAI

SEM   SPE  RAR  MAI

SEM   SPE  RAR  MAI

SEM   SPE  RAR  MAI

SEM   SPE  RAR  MAI

SEM   SPE  RAR  MAI

PUNTEGGIO TOTALE

______________

 

1.4.  Il prospetto riassuntivo della valutazione

I risultati delle valutazioni effettuate direttamente sulla persona RM e le risultanze del questionario per l’azienda vanno riportati sul prospetto riassuntivo di seguito illustrato.  Ogni colonna si riferisce ad una specifica abilità (cognitive, integranti, ecc.) ed è divisa in due parti: il settore di destra è riservato alla valutazione diretta sul soggetto, mentre nel settore di sinistra  va riportato il punteggio  scaturito dal questionario per l’azienda.  In questo si mette in evidenza, anche visivamente, il patrimonio di abilità possedute dal soggetto e le richieste che un determinato tipo di lavoro pone a livello delle stesse abilità.

La corrispondenza o, al contrario, la grossa discordanza fra i livelli delle colonnine riferite alle stesse abilità è in grado di dare informazioni importanti sulle prospettive di successo del processo di integrazione lavorativa.  Più  i livelli sono corrispondenti, maggiori sono, naturalmente, le possibilità che l’esperienza pianificata vada a buon fine.

prospetto riassuntivo delle valutazioni

LEGENDA:
I   = Abilità cognitive                                            IV  = Abilità sociali
II  = Abilità integranti                                           V   = Abilità professionali
III = Abilità di autonomia

 

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