Il 2021 è stato un anno ancora caratterizzato da restrizioni e regole stringenti sulla gestione dei CSER e delle attività praticabili. L’Arte, in questo frangente, è stata una realtà riscoperta sia per i suoi contenuti che per le sue peculiarità nel permettere di interpretare e reinterpretare situazioni irreali e complesse, ma al tempo stesso avvincenti, così come è accaduto a noi nell’approcciarci alla Divina Commedia, pur all’interno di contesti limitanti che purtroppo hanno ridotto drasticamente le possibilità di incontri e condivisione di idee, sensazioni e esperienze. Attraverso un lavoro di osservazione delle immagini di Gustave Dorè relative ad alcuni passaggi cruciali dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso, l’oscurità di Dante, quale pregiudizio universalmente diffuso, in realtà non è stata così incomprensibile. Certo, la sua non è la chiarezza comunemente intesa e comprenderlo esige una certa applicazione. Quasi tutti i suoi versi sono quadri o composizioni; ogni atteggiamento, ogni gesto, ogni cambiamento di colore è descritto con cura minuziosa, così come Gustave Doré ha poi meravigliosamente dipinto nero su bianco.
Questo è il pensiero di Theophile Gautier, che evidenzia come nessun artista ha saputo illustrare Dante meglio di Doré, al quale anche noi ci siamo ispirati, per dialogare con la fantasia e con la nostra voglia di andare lontano…

I ragazzi coinvolti hanno scelto le immagini maggiormente significative per loro e nel laboratorio di scrittura creativa sono state descritte le scene che tali immagini rappresentavano; poi, a grandi linee, si sono analizzati i personaggi principali della Divina Commedia e tramite rappresentazioni grafiche e pittoriche si è cercato di mettere a fuoco il loro ruolo e il loro aspetto. Da qui si è poi partiti con la ricerca di materiali di riuso per creare il contesto delle immagini scelte, e ciascun ragazzo coinvolto ha poi cercato di calarsi nella parte del personaggio che doveva interpretare. Ancor più divertente è stata la ricerca e la realizzazione degli abiti, ma soprattutto lo scatto dell’attimo perfetto. Dietro ciascun quadro che è stato realizzato a partire, appunto, dallo scatto perfetto della scena prescelta, sono state realizzate un numero infinito di foto per cercare di avvicinarsi il più possibile all’illustrazione presa in esame. A questa prima parte del lavoro è seguita la progettazione di una mostra presso la Casa Natale di Raffaello (dal 24 al 30 novembre 2021), arricchita anche di una presentazione multimediale relativa ai singoli quadri, con la partecipazione di Matthias Martelli, e anche dalla possibilità di “visitare” un museo virtuale dei nostri “capolavori” che accompagnati da una voce narrante descrivono i Canti della Divina Commedia rappresentati.


Questo il link per entrare nel museo: https://youtu.be/xbdmF0lf2VM

La mostra ha poi avuto una replica presso la Sala Montefeltro del Comune di Urbania (dal 20 al 27 dicembre 2021), inoltre il video del Museo virtuale ha permesso di diffondere, attraverso i diversi canali social del Centro Francesca, il progetto via Web e condividerlo così, nonostante il difficile periodo di Pandemia, con tutte le persone che ci conoscono.