I componenti del gruppo teatrale “Accua” arricchiscono il proprio bagaglio esperienziale cimentandosi ormai da diversi anni in attività olistiche integrate (attività presenti al C.S.E. “Francesca” dal 2018!), tramite la pratica dello yoga e le dinamiche sonoro- vibrazionali con campane tibetane, gong ed altri strumenti armonizzatori, per rafforzare, stimolare e sostenere i fondamenti legati all’espressività, all’emozione, la corporeità, la concentrazione, la “presenza” e presa di coscienza, la memoria, l’organizzazione e l’armonizzazione respiratoria, la capacità di rilassamento (soprattutto per disturbi legati all’ iperattività), oltre ai benefici legati alla sfera fisica e fisiologica (sistema circolatorio, sistema digestivo, sistema nervoso, regolarizzazione della pressione arteriosa, attivazione del parasimpatico, ecc.), coadiuvando così l’approccio artistico-espressivo con l’influenza sugli strati sottili e sul “se stessi”: così facendo poniamo ogni persona, nella sua interezza, al centro di un processo complesso, in cui il corpo e le emozioni concorrono, insieme alla mente, all’assimilazione ed all’integrazione dei contenuti fisici, mentali e spirituali.
Promuoviamo, a tal proposito, il TAO: Teatro Atipicamente Olistico, che si articola in un percorso in progressione di attività ludico-creative che svariano dal gesto, all’espressività corale, alla scoperta dell’altro e del proprio corpo, ai contatti visivi e tattili, alle dinamiche motorie e ritmiche di gruppo, con immagini create, raccontate e danzate tra posture dinamiche e gestualità sincrone legate al respiro (fondamentale, in caso di disabilità, per la poca attitudine al controllo della respirazione!) per arrivare alla sequenza yoga, con le asana associate al mondo della natura, degli animali, degli oggetti fino al rilassamento finale (in Shavasana) tramite bagno sonoro con l’utilizzo di una vasta gamma di strumenti (campane tibetane, gong, tongue drums, pines, Koshi, Ocean drums, bastoni della pioggia, campane tubolari). Il “risveglio” è dolce, lento, personale, in cui il massaggio reciproco, la condivisione esperienziale, i contatti e le manipolazioni manuali, le melodie ed i silenzi condivisi, la fanno da padrone prima del saluto e commiato finale. L’attività si arricchisce anche di trattamenti individuali tramite massaggio sonoro ed armonizzazione vibrazionale con le campane tibetane, nei casi di disturbo dello spettro autistico ed iperattività.