Conosciamo i giochi di una volta (elastico, campana, corda, palla)
Un progetto del Centro Socio Educativo Francesca e della classe IV dell’Istituto Comprensivo N. Pellipario di Urbania
 
Quest’anno, in collaborazione con i bambini della quarta elementare e i ragazzi del Centro Francesca, in accordo con le insegnanti, abbiamo pensato di realizzare un progetto motorio sulla conoscenza dei giochi di una volta.
I giochi di una volta sono una risorsa naturale per quanto riguarda le capacità sia funzionali che strutturali del movimento, sono giochi che possono essere svolti in qualsiasi ambiente di vita (naturale, a casa, nel corridoio della scuola, ecc.) in risposta alla vita troppo sedentaria che vivono i bambini d’oggi, inoltre sono giochi dove si utilizzano materiali di fortuna o a basso costo.
A tutto questo aggiungiamo l’integrazione con i ragazzi disabili, dove finalmente la parola integrazione non rimane una parola astratta o di difficile comprensione ma diventa operativa e piena di significato.
Lavorare in palestra insieme, ragazzi disabili con bambini "normodotati", offre la possibilità di conoscere e di poter apprezzare la diversità.
Infine dopo il lavoro svolto l’anno scorso, in funzione della realizzazione delle H-Olimpiadi, era importante riprendere ed approfondire il discorso sulla competizione. In un mondo dove tutti devono essere belli, bravi, motoriamente perfetti, dove essere primi è l’obiettivo principale, la realizzazione dei giochi di una volta riduce al minimo i livelli competitivi offrendo ad ognuno, attraverso le proprie capacità ed abilità, la possibilità di mettersi in gioco senza la paura di non essere all’altezza.
Durata del progetto:
insieme alle insegnanti abbiamo pensato di svolgere il lavoro tutto l’anno con una pausa in primavera, nel periodo in cui i bambini andranno in piscina a svolgere l’attività natatoria.
Organizzeremo poi, verso la fine della scuola, una mattinata, dove i bambini dimostreranno ed eseguiranno i giochi in piazza e dove ci sarà la possibilità anche per noi genitori, e non solo, di giocare ai "nostri e loro" giochi.