PROGETTO SENIOR
La persona in situazione di handicap avanza negli anni:
come aiutarla?
 
PREMESSA
 
Negli ultimi anni è venuta ad emergere una nuova esigenza determinata dall’accresciuta età di vita delle persone con handicap mentale: quella di prevedere adeguati servizi che tengano conto anche dei bisogni di soggetti in età avanzata. L’aumento medio dell’età di sopravvivenza dei soggetti con ritardo mentale é stato documentato in maniera inequivocabile da numerose ricerche condotte in vari paesi soprattutto su soggetti affetti da Sindrome di Down.
Riassuntivi, a questo proposito, sono i dati riportati in tabella, desunti da uno studio epidemiologico di Baird e Sadovnich del 1995.
 
 
ANNO
ETA’ MEDIA DI VITA
SOGGETTI DOWN
ETA’ MEDIA DI VITA
SOGGETTI NORMALI
 
1929
 
1947
 
1961
 
1990
 
9 ANNI
 
12-15 ANNI
 
18 ANNI
 
70%    > 40 ANNI
44%    > 60 ANNI
13,8% > 68 ANNI
 
 
 
 
 
 
 
 
86,4% > 60 ANNI
78,4% > 68 ANNI
 
 
 
Le spiegazioni di questo aumento nell’età di vita vanno sicuramente ricercate anzitutto nei progressi della scienza medica, che ha portato alla diminuzione della mortalità infantile e al trattamento più efficace di malattie infettive e patologie cardio-vascolari molto diffuse nella popolazione di soggetti con handicap mentale (specie nei soggetti Down). Altre spiegazioni vanno individuate nella maggiore attenzione e disponibilità della popolazione in generale verso le persone con ritardo mentale; attenzione e disponibilità che si sono concretizzate nell’inserimento scolastico e nel coinvolgimento in programmi riabilitativi ed in esperienze sociali, ricreative e sportive.
 
Questo aumento nella vita media ha però sollevato nuovi problemi ed interrogativi. Numerose ricerche dimostrano infatti come le persone con ritardo mentale sviluppino precocemente segni di declino cognitivo.
Con il progredire dell’età, in ogni caso, le problematiche di natura psicosociale per i soggetti con handicap mentale sono molto prevedibili e si caratterizzano per due aspetti principali che vanno ad aggiungersi ai problemi di natura medica:
 
 
 
– una regressione nell’autonomia;
– un decadimento del livello cognitivo.
 

Sulla scorta di queste premesse, presso il Centro Socio-educativo "Francesca" di Urbino é stata pianificata e condotta negli anni 1998-2000 una ricerca finanziata dalla Regione Marche.