7 aprile 2013, Accua nel Cilento

Una favola delicata, la sequenza di una realtà che diventa poesia disegnando nell’aria l’armonia di una movenza manuale che racconta ancor più delle parole. E gesti, e sguardi, e silenzi, che fluttuano nell’aria per catturare la meraviglia di quanti la seguono con gli occhi del pubblico. Uno spettacolo romantico che diventa percorso didattico per i bambini e momento di riflessione per gli adulti che osservano la performance del gruppo "Accua" al termine della due giorni nel golfo di Policastro, ospiti dell’Istituto "Teodoro Gaza" di San Giovanni a Piro. Una compagnia originale sin dal nome che può apparire un errore ma non lo è, così come non lo è quello che sembra esserlo anche nel titolo dello spettacolo, "Cirko", che gli otto ragazzi diversamente abili, provenienti dal centro educativo Francesca di Urbino, hanno messo a punto e portano in giro per l’Italia con il coordinamento del regista Gianni Villa. O, se di errore si tratta, appare voluto, fors’anche per sottolineare quanto possa essere normale una diversità che guarda il mondo con la "semplicità della purezza".